Grillo regala il Piemonte alla Lega

marzo 30, 2010 by

Ho già espresso più volte i miei malumori verso i grillini, e mi ero pure ripromesso di non affrontare più l’argomento, ma stavolta l’hanno fatta davvero grossa…Grazie per aver consegnato il Piemonte alla Lega. Volevate incidere sulla politica? Avreste potuto presentare dei candidati indipendenti con Di Pietro, visto che grossomodo condividete le sue “battaglie” populiste…ora beccatevi Cota.
Con questo non voglio in alcun modo giustificare il tracollo della sinistra, soprattutto al nord. Ma è proprio vero che il populismo è l’anticamera e il miglior complice del fascismo, che oggi si reincarna non tanto nel vuoto spinto catodico di Berlusconi, ma nelle scomposte urla del cerebroleso Bossi.

Morgan e Petra Magoni alle Scimmie: una penosa carnevalata

novembre 11, 2009 by

magoni morgan
Ieri sera sono stato con amici alle Scimmie, celebre locale di musica dal vivo sui Navigli a Milano, con l’intenzione di assistere ad un concerto, sulla carta, molto interessante: Petra Magoni, virtuosa cantante nota (più all’estero che in Italia) per l’ambizioso progetto “Musica Nuda“, insieme a Marco Castoldi, detto Morgan, celebre per il suo passato da leader dei Bluvertigo e per il suo presente da personaggio televisivo e da uomo di vasta cultura musicale.
Appena entrati nel locale, intorno alle 23.30 e dopo una discreta attesa, la prima sorpresa: la prima consumazione obbligatoria costa 14 euro. È noto che alle Scimmie la prima consumazione sia obbligatoria, ma il sovraprezzo di ben 6 euro rispetto alla norma non era indicato sulla copia di “Metro” da cui avevamo appreso dell’evento, che parlava di “ingresso gratuito”.
Vabbè, siamo venuti fin qua, ci diciamo con gli altri amici, non ci tiriamo indietro mica per 14 euro…ma dopo pochi minuti arriva la seconda sorpresa: Morgan non sta bene e probabilmente non parteciperà alla serata. La notizia viene annunciata ai microfoni dal gestore del locale…ma perché non dirlo prima dell’ingresso?
Sinceramente la notizia, al di là della scorrettezza del gestore, mi ha lasciato pressoché indifferente visto che la principale attrazione per me era proprio la Magoni. Ciò non toglie che il comportamento sia stato del tutto inaccettabile (anche se poi, come vedremo, Morgan è arrivato).
Inizia finalmente il concerto, nel quale Petra Magoni si fa accompagnare da due musicisti, un pianista e un bassista, molto bravi per la verità (più il pianista che il bassista). All’inizio i tre fanno intendere di non conoscersi ma poi emerge che avevano già collaborato in passato. Dopo un’oretta scarsa termina l’esibizione, di discreto livello ma che evidenzia i limiti di un virtuosismo canoro talvolta irritante, e di una teatralità nevrotica fine a se stessa, da parte della cantante pisana (un amico – che la detesta – l’aveva definita “isterica tarantolata”, forse non aveva tutti i torti). Applausi a scena aperta dopo la cover di “Come together”, ormai un cavallo di battaglia della Magoni. Saluti e baci! Passa ancora qualche decina di minuti, e intorno all’una comincia un traffico frenetico: gente che va, gente che viene, gente che ti cammina addosso…Il tutto preannuncia l’arrivo del grande idolo Marco Castoldi. Appena lo vedo arrivare alle mie spalle esclamo, ironicamente: “Sei venuto alla fine, eh?” e mi arriva un’occhiataccia di uno dei suoi tirapiedi, a cui rispondo con indifferenza.
Morgan si siede al pianoforte ed inizia a suonare, mentre il traffico di persone, macchine fotografiche e vestiti bizzarri aumenta a dismisura, rendendo impossibile assistere al concerto dalle retrovie…
ma forse sarebbe stato meglio non assistere ad uno scempio del genere: canzoni iniziate e lasciate a metà, cantate con una voce ormai al lumicino, sigarette accese sul palco e chi più ne ha più ne metta. Non uno “scusa” indirizzato al pubblico per l’attesa di oltre 2 ore rispetto all’orario annunciato, a sugellare la totale mancanza di rispetto per il pubblico da parte del giurato di X-factor, compensata solo in piccolissima parte da una discreta tecnica pianistica. Dopo un po’ torna in scena la Magoni e si arriva al delirio totale…un delirio fatto di canzoni abbozzate, tratte da un canzoniere che i due sfogliano dando le spalle al pubblico, strimpellate alla meno peggio con uno stile da oratorio. La Magoni ormai stucchevole con i suoi continui gridolini strozzati e inutili ghirigori. Il povero De Andrè lasciato a metà, cambi di strumento improvvisi da parte di un Morgan in preda alla schizofrenia durante l’esecuzione, dialoghi in musica, che vorrebbero essere divertenti, ma che non lo sono affatto, tra i due…insomma un vero disastro. L’insofferenza da parte mia aumenta sempre più, soprattutto per via della consapevolezza che la serata ha preso una piega irreversibile e che difficilmente potrà nascere qualcosa di buono da questo sventurato connubio.
Ma la cosa che più mi ha lasciato esterefatto è che in sala il sentimento prevalente non fosse il mio: molti ridevano di gusto e applaudivano alla fine dei pezzi…potere della televisione? Anche se a dire il vero si percepiva una certa freddezza, forse da parte del pubblico abituale delle Scimmie, avvezzo a performance di ben altro livello. Io per quanto ho potuto ho espresso il mio disgusto fischiando, ma poi ho buttato la spugna e sono andato via con i miei amici. Ora non voglio più sentir parlare nè di Morgan nè tanto meno delle Scimmie. E anche alla Magoni riservo una mezza bocciatura, mi sembra sia una che canta solo per farsi dire quanto è brava e originale. Dovrebbe essere più umile a mio modo di vedere, visto che qualità e tecnica non le mancano.

Dead Flowers – From Big Lebowski soundtrack

giugno 30, 2009 by

Ma quanto è bella questa versione…


(Jagger / Richards)

And when you’re sitting there
In your silk upholstered chair
Talking to some rich folks that you know
Well I hope you won’t see me
In my ragged company
You know I could never be alone

Take me down little Susie, take me down
I know you think you’re the Queen of the Underground
Send me dead flowers every morning
Send me dead flower by the mail
Send me dead flowers to my wedding
And I won’t forget to put roses on your grave

And you’re sitting back
In your rose pink Cadillac
Making bets on Kentucky Derby days
I’ll be in my basement room
With a needle and a spoon
And another girl to take my pain away

Take me down little Susie, take me down
I know you think you’re the Queen of the Underground
Send me dead flowers every morning
Send me dead flowers by the mail
Send me dead flowers to my wedding
And I won’t forget to put roses on your grave

Take me down little Susie, take me down
I know you think you’re the Queen of the Underground
Send me dead flowers every morning
Send me dead flowers by the mail
Send me dead flowers to my wedding
And I won’t forget to put roses on your grave
No I won’t forget to put roses on your grave

Caricare applicazioni flash (a altro) su wordpress senza space upgrade

aprile 17, 2009 by

english below

WordPress.com è davvero un’ottima piattaforma di blogging, offre anche 3 GB di spazio upload gratuito…tuttavia è possibile solo caricare immagini e pochi altri formati (estensioni jpg, jpeg, png, gif, pdf, doc, ppt, odt, pptx, docx). Smanettando un po’ ho trovato il modo di caricare un oggetto flash (ma il trucco sicuramente funziona con altri formati che passano per un tag <embed> o <object>).
Ecco come procedere:

  • cambiare l’estensione del file da .swf a .gif o altra estensione permessa
  • caricare il file così modificato su wordpress (media -> add new…), e copiare l’URL che wordpress indica dopo l’upload
  • creare un account su vodpod.com
  • in vodpod, cliccare su “paste embed code” e incollare la riga seguente:
    <embed src="URL_DEL_FINTO.gif_SU_WORDPRESS" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" type="application/x-shockwave-flash" width="700" height="500"></embed>
  • postare il nuovo oggetto direttamente da vodpod su wordpress. Verrà creato un nuovo post con un link di questo tipo:
    [vodpod id=Groupvideo.XXXXXXX&w=425&h=350&fv=] che punterà alla vostra applicazioncina in flash!

Lungi da me ovviamente il voler istigare a violare le regole di wordpress, è solamente un piccolo hack fatto per diletto…ecco il risultato (ho caricato il classico tetris, realizzato da gauss2001):
Vodpod videos no longer available.

How to upload flash applications without space upgrade
In order to upload a flash application (or another unsupported format) to wordpress.com basic account, you need to do the following:

  • change file extension from .swf to .gif or another allowed extension
  • upload the file on wordpress (media -> add new…), and copy the file url
  • if you don’t have one, create a new vodpod.com account
  • log in into vodpod, click on “paste embed code” and paste the following line:
    <embed src="FAKE.gif_URL_ON_WORDPRESS" quality="high" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" type="application/x-shockwave-flash" width="700" height="500"></embed>
  • post directly from vodpod to wordpress, or get the code. You’ll get something like this:
    [vodpod id=Groupvideo.XXXXXXX&w=425&h=350&fv=] which will make your application work on wordpress!

For example, as you can see above, i’ve managed to embed a flash game. This method should word with other formats which support the <embed> or <object> tags.

Satira vera su spinoza.it

aprile 15, 2009 by

Finalmente un sito di satira vera, politicamente scorretta come piace a noi…spinoza.it, con le sue concise stoccate, un po’ pasquinate un po’ epigrammi di Marziale, non dovrebbe mancare tra i vostri siti preferiti o nel vostro aggregatore di feed. A proposito, consiglio questa estensione per firefox, che sostituisce in toto i vari feedreader: NewsFox.
Visto che siamo in tema di satira, tanto per mettere un po’ di carne al fuoco su questo blog assolutamente incostante, ho ripescato un vecchio video che avevo realizzato qualche tempo fa a proposito di quella gran donna della Alessandra Mussolini…
Vodpod videos no longer available.
Se questi sono i valori cristiani, mi converto al cristianesimo seduta stante 🙂

Su skype, intercettazioni e crittografia

febbraio 24, 2009 by

Donna skypeDa qualche giorno a questa parte il sito di repubblica sta dando una certa visibilità ad un’inchiesta e a varie notizie ad essa correlate, a proposito dell’uso del popolare software skype da parte della criminalità organizzata, e di eventuali contromisure che il governo italiano, o l’Europa dovrebbero intraprendere per arginare il fenomeno.
Per farla breve questi signori (il ministro Maroni in Italia, e tale Carmen Manfredda a livello comunitario, peraltro in conflitto tra loro stando agli articoli di repubblica) avrebbero creato una “task force” avente lo scopo di capire come intercettare le comunicazioni via skype. E qui emerge la grande ignoranza di Maroni & company, che prima di parlare farebbero bene ad informarsi: a livello tecnico l’operazione, per usare un eufemismo, è estremamente onerosa, visto che il client skype, oltre a cifrare tutti i pacchetti (voce, chat e segnalazione), è esso stesso crittografato, e quindi non è possibile nemmeno effettuare un reverse engineering sul binario, come hanno mostrato gli hacker di blackhat in una presentazione del 2006 (vedi qui per una sintesi in italiano). Skype sostiene di usare AES a 256 bit come algoritmo di cifratura del segnale vocale, anche se l’implementazione è totalmente ignota e potrebbe quindi contenere bug o addirittura backdoor introdotte intenzionalmente. Supponendo che sia esente da bachi, la decifrazione a forza bruta di un pacchetto cifrato con un simile algoritmo richiede potenze di calcolo immense e tempi moooolto lunghi (anni). Basti pensare che NSA (National Security Agency americana) ritiene AES 256 una tecnologia adeguata a proteggere documenti classificati top secret! Stiamo parlando quindi di un sistema di livello militare o quasi…
Pertanto escluderei sinceramente la via “tecnica”. A questo punto si prospettano due possibili “soluzioni”: o vietano la strong encryption in ambito civile tout court (come avviene ad esempio in Cina), oppure tentano di ottenere delle backdoor da skype (ammesso che esistano). Dovendo proprio scegliere, propenderei per la seconda ipotesi, che peraltro mostrerebbe una volta di più i limiti intrinseci della “security through obscurity“.
Se si affermasse invece un approccio di tipo legislativo, dopo la crociata contro skype potrebbero finire nel mirino molte altre tecnologie, ormai di uso comunissimo, come VPN, ssl, pgp…insomma qualsiasi cosa abbia a che fare con la crittografia! Il che sarebbe un assurdo, se pensiamo ai servizi che fanno uso di queste tecnologie (home banking, email, gambling on line, telelavoro…).
Accantonando per un attimo il paradosso che vuole paladino delle intercettazioni VoIP lo stesso governo che ha abolito le intercettazioni telefoniche per molte fattispecie di reato, dobbiamo renderci conto che la tecnica delle intercettazioni telefoniche è ormai obsoleta de facto. E ricordiamo che morto uno skype se ne fa un altro! Banalmente anche il protocollo SIP può essere abbinato a tecniche crittografiche (es. ZRTP, SRTP); e quando anche i produttori di telefoni VoIP integreranno queste soluzioni, cosa faranno i nostri governanti?

Aggiornamento 27 febbraio: Skype ha dichiarato che collaborerà con le forze dell’ordine. Il comunicato è stringato, staremo a vedere di che si tratta…

Sui “netizen” e la democrazia della rete

gennaio 29, 2009 by

Perché vogliamo parlare degli (ab)usatissimi “netizen”? A parte la cacofonia del termine, contesto la sua etimologia: il semplice navigare su Internet o fare uso del pc è automaticamente espressione di una cultura vagamente comparabile alla “cittadinanza”? A me sembra una pia illusione…le reti e Internet sono degli strumenti formidabili, di cui però la stragrande maggioranza degli utenti ignora fondamenti tecnici, potenzialità e limiti. Come parlare quindi (abominio) di democrazia della rete, “netizen” e altre castronerie? La vera democrazia nasce dalla consapevolezza e dalla partecipazione, se queste stentano a prendere piede nel mondo “reale”, come pretendiamo che sia Internet a veicolarle? Certo Internet consente di valutare molti più punti di vista e di accedere a qualsiasi informazione in brevissimo tempo, tuttavia spesso assistiamo al confronto di una miriade di mini-galassie a sè stanti, dove ognuno rappresenta a malapena se stesso (si pensi agli innumerevoli, effimeri – salvo rare eccezioni – blog, profili facebook, myspace, twitter, messenger vari), dove ci si accapiglia in discussioni che hanno più a che fare con il tifo calcistico che con la condivisione della conoscenza, e dove è molto semplice propagare false informazioni, leggende metropolitane e truffe (vedi sito antibufala di attivissimo). E poi diciamocelo, è facile pensare di poter cambiare il mondo stando comodamente in poltrona a cliccare a destra e a manca…
Tutto questo solo per riportare un po’ di sano realismo: le reti informatiche sono strumenti di lavoro straordinari, utili al reperimento veloce di informazioni e anche interessanti sotto un profilo puramente ludico, ma non potranno mai sopperire all’ignoranza, allo scarso senso civico e alla malafede, che troveranno in esse solo un altro canale di diffusione.

Préserver l’italianité d’Alitalia

gennaio 9, 2009 by

Géniale…e buttare al vento 4 miliardi di euro dei contribuenti, che dovranno anche pagare 7 anni di cassa integrazione all’80% per 10000 lavoratori. Mentre la valorosa cordata italiana se la svigna con il bottino, con Tatò che in tutto questo polverone è riuscito a pagarsi i debiti di quella fetecchia ambulante di AirOne. Mentre i sindacati si dimenano in una protesta contro il nulla, visto che, allo stato attuale, non hanno padroni…e finiscono per danneggiare solo i poveri passeggeri.
E ora si dibatte sul futuro di Malpensa, un aeroporto “mal pensato” e soprattutto mal collocato, che non avrebbe dovuto nemmeno essere costruito, altro che “hub”…mi viene il vomito. E incredibilmente rimpiango Prodi, che almeno aveva raggiunto un accordo decoroso con i Francesi, prima che arrivassero i berluschini, paladini dell’italianità e della padanità, della fiumicinità e della malpensità. E di ‘sto cazzo.
Dov’è adesso il partito democratico? A spartire i soldi con l’amico Colaninno?

Biowashball: l’ennesima grillata

dicembre 3, 2008 by

Adesso basta, questo ha perso completamente la testa e si è giocato la credibilità (sulla quale già da tempo nutrivo i miei dubbi) per inseguire una “palla” colossale…altri hanno già ampiamente spiegato perché biowashball è una bufala, d’altra parte basta dare un’occhiata rapida alla descrizione fornita dal sito del produttore per capire di che si tratta: una serie di sciocchezze pseudo-scientifiche, facilmente smontabili da chiunque abbia una minima base di chimica e fisica.

Biowashball

Biowashball


Anche i seguaci di Grillo si sono resi conto dello scivolone preso dal loro idolo, e hanno cercato di metterlo in guardia. Invano, si direbbe, visto che, dopo lo sbufalamento pubblico avvenuto in televisione (ne ha parlato “Mi manda Raitre”) e sui giornali (“Il Salvagente”), Grillo paventa improbabili congiure delle multinazionali e delle coop (!), che vorrebbero nascondere alle masse questo straordinario ritrovato della scienza, per continuare impunemente a sporcare il mondo con i tensioattivi contenuti nei detersivi…
Quello però che mi sconcerta ancor di più è il modo di fare dei grillini. Guardate questo lungo thread sul sito del meetup di Milano, è davvero istruttivo: nonostante alcuni utenti, in maniera molto composta, presentino prove inconfutabili della assoluta infondatezza dei “principi di funzionamento” della palla, anche con il supporto di prove di laboratorio, gli altri continuano a raccogliere adesioni per il gruppo di acquisto…e si parla di centinaia di palline, soldi regalati a dei truffatori! Se questo è il modo di fare “del bene” di questa gente, che con la pallina magica riesce a malapena a lavarsi la coscienza, scusate ma preferisco i farabutti che ci governano, che almeno sono furbi e tra i mille benefici personali, forse forse qualche beneficio generale riescono pure a distribuirlo. Questi invece sono degli stolti, degli inutili ignoranti che abboccano a qualsiasi stronzata certificata Beppe Grillo, e non hanno nemmeno l’attenuante di farlo per interesse personale, visto che non ho dubbi sul fatto che non prendano un euro da biowashball…Se per una pallina si sono comportati così, non oso pensare a cosa possano combinare su tematiche più importanti e strategiche. Energie che potevano essere positive per il Paese sono state gettate alle ortiche per andare dietro ad un santone irresponsabile, che ormai sragiona su tutto e non ascolta più nemmeno i suoi seguaci. Addio Beppe, a me piace ricordarti così:

Aggiornamento: Ecco il link alla trasmissione “Mi manda Raitre” su biowashball.

All’inferno!

ottobre 30, 2008 by

La Santa Sede ha da poco ribadito in un documento che è vietato il sacerdozio per chi è omosessuale o vive il celibato con difficoltà. Sostiene che coloro che manifestano “tendenze omosessuali fortemente radicate” o un’identità sessuale “incerta” non posso entrare in seminario e diventare preti. La Santa Sede suggerisce anche l’uso di psicologi per valutare eventuali patologie e “ferite” psichiche dei candidati al sacerdozio. E la tonaca deve essere negata anche a chi – spiega il testo – trova difficoltà “a vivere la castità del sacerdozio”

Quindi la posizione della Chiesa è chiara. Chi è omosessuale non può diventare prete mentre chi è già prete non ha bisogno di avere particolari requisiti morali per continuare ad esserlo. I preti pedofili, ad esempio, possono tranquillamente continuare a fare i preti. Non solo. I preti pedofili possono continuare tranquillamente ad abusare dei bambini in sagrestia. Questa è stata la linea che la chiesa ha avuto per vari decenni ed ormai è indiscutibile. Oppure forse sperano che questo documento venga interpretato proprio come una presa di posizione contro i preti pedofili? Ma questo sarebbe l’ennesima confusione che gli imbecilli fanno tra omosessuali e pedofili…Nel caso del clero non ci sarebbe quindi da meravigliarsi!

La domanda è solo una:

Come è possibile non essere anticattolici?

Spero, tanto per dirla alla Guzzanti, che chi prende queste decisioni, ovvero chi ha tollerato e coperto decenni di abusi sui bambini di tutti i continenti, tra cui il caro papa Ratzinger, bruci all’inferno!